5 cose che posso insegnare ai miei figli come genitore Altamente Sensibile

Sono una Persona Altamente Sensibile, semplicemente non lo sapevo. Pensavo di essere "troppo sensibile", "troppo emotivo" o "troppo drammatico". Ma è solo perché è quello che mi è stato raccontato per tutta la vita, anche dai miei genitori.

Negli ultimi anni, ho lavorato per cambiare la mia auto-percezione. Ho lavorato per vedere la sensibilità e l'emozione come i punti di forza che sono realmente e non come un difetto come molte persone li vedono, compresi i propri cari.

Ma non lo sto facendo solo per me stesso. Lo sto facendo per i miei figli. E, come genitore molto sensibile, ci sono alcune verità importanti che voglio che imparino.

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Elena Trucco
Le 7 migliori carriere per una persona altamente sensibile

Quando senti la parola "carriera", quali sentimenti ti vengono in mente? Pensi di fare qualcosa che non vuoi veramente fare, solo per guadagnare uno stipendio? Ti immagini padroni prepotenti e un fuoco freddo sulla produttività? Se sei una persona molto sensibile, ci sono buone probabilità che il lavoro non sia una parte soddisfacente della tua vita.

Ovviamente, le persone altamente sensibili (P.A.S.) non sono le uniche a stressarsi per trovare il lavoro giusto. Ma le Persone Altamente Sensibili affrontano ostacoli che molti altri lavoratori non hanno. Per loro significa essere incline ad sopraffatti, puoi lottare con scadenze affrettate e sei particolarmente sensibile ai fattori di stress sul luogo di lavoro, comprese le personalità di coloro con cui devi lavorare. Forse la cosa più importante è che le persone altamente sensibili cercano un significato nel loro lavoro, e veramente non sono al loro meglio senza di esso.

E troppo spesso, il mondo degli affari semplicemente non è impostato per accogliere o addirittura mostrare preoccupazione per queste esigenze.

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11 cose che vorrei che le persone conoscessero di una Persona Altamente Sensibile

Essere sensibili significa spesso essere fraintesi. Le persone altamente sensibili nascono con un sistema nervoso particolarmente sensibile e elaborano tutto un po 'di più rispetto alle altre persone - il che cambia il modo in cui vivono il mondo. Sfortunatamente, ciò può creare malintesi, anche con amici e persone care.

Anche se non tutti quelli che sono sensibili sono uguali, condividiamo molte esperienze, ed è difficile quando i nostri amici più cari non ci "comprendono". Qui ci sono 12 cose che vorrei che le persone che vivono accanto ad una Persona Altamente Sensibile dovrebbero sapere su di noi.


Quello che vorrei che gli altri conoscessero di una Persona Altamente Sensibile

1. Divento pazzo quando il mio stomaco è vuoto.

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La differenza tra introversi, empatici e persone altamente sensibili -

Le persone spesso raggruppano introversi, empati e persone altamente sensibili. Sebbene condividano alcuni tratti simili, sono tutti molto diversi. Quindi qual è la differenza? Ti vedi in una o più di queste categorie? Diamo un'occhiata.

Introversi

Negli ultimi dieci anni c'è stata molta consapevolezza riguardo agli introversi e molte persone ora capiscono che essere un introverso non ti rende necessariamente timido o asociale. In effetti, molti introversi sono persone sociali che amano passare il tempo con alcuni amici intimi. Ma gli introversi si svuotano rapidamente in quelle situazioni sociali e hanno bisogno di molto tempo da soli per ricaricarsi. Ecco perché spesso gli introversi preferiscono restare o passare del tempo con solo una o due persone piuttosto che con un grande gruppo.

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Elena Trucco
Cosa succede quando un P.A.S. cresce in un ambiente che nega le sue emozioni?

Se sei molto sensibile, ci sono buone probabilità che tu possa provare emozioni in un modo molto forte, al punto che le tue emozioni possono allagarti. Questo perché le persone altamente sensibili (HSP) nascono con un sistema nervoso che elabora e "sente" le cose molto più profondamente rispetto alla persona media. La maggior parte delle HSP sono consapevoli dei propri sentimenti e dei sentimenti degli altri, che possono essere un dono potente.

Ma cosa succede quando cresci in una famiglia che non apprezza questo tratto?

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Scelgo Sempre Il Peggio Per Me!

Sono sempre stata una bambina molto sensibile ai limiti della patologia, direi e mi sono sempre sentita dire che avevo “le palle”; probabilmente, con il senno del poi, era un’esigenza del mio papà vedermi con le palle ed era allo stesso tempo una sua aspettativa.

Faceva fatica ad entrare in relazione con me…donna, l’ho capito da grande.

Beh quelle palle che mi sono sempre sentita dire di avere ad un certo punto ho creduto di averle davvero, ma non era così. Mi muovevo goffamente in un abito che non era il mio ostentando le famose “palle” che non avevo. Risultavo aggressiva senza motivo; non sapevo davvero cosa volesse dire avere le palle.

Mio padre era come me un uomo buono in un abito da "duro", ho imparato da lui ed anche lui era goffo e sofferente.

In realtà, se avessi potuto, se mi fosse stato permesso, avrei mostrato la mia estrema sensibilità che ritengo sia un grande punto di forza e di partenza e non di debolezza, come spesso ci hanno insegnato.

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Cosa Fare Se La Tua Famiglia D'origine Non Ti Riconosce?

La famiglia rappresenta per tutti noi il nostro punto di partenza, il nostro primo via.Le nostre origini, le nostre abitudini, le nostre credenze, la nostra provenienza e la nostra appartenenza......ma molto spesso le cose non vanno esattamente così.

Indubbiamente c'è a chi è andata meglio e chi è andata peggio.

C'è chi si sente profondamente radicato alla propria famiglia e, nonostante le tante difficoltà comunque , la propria famiglia è sempre un porto sicuro a cui tornare.

Quella certezza, quella presenza che, qualunque cosa accada è lì a sostenerti e ad incoraggiarti.

Ma spesso le cose non sono così.

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Come Mai Ci Capita Di Rimanere Delusi Dagli Altri? E Come Fare Perché Non Succeda Mai Più?

Quante volte ti succede di rimanere delusa da una persona?

Quante volte sei entusiasta all'inizio di un rapporto e poi, poco dopo, rimani così delusa da non voler più frequentare quella persona così  da stravolgere completamente la percezione che hai dell'altro, rispetto a come era  all'inizio del vostro rapporto?

Sei partita così entusiasta che non ti sembra vero che l'idea che hai dell'altro si sia modificata così tanto e a volte in così poco tempo.

E ti succede sempre, sistematicamente parti entusiasta e finisci per essere delusa.

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Il concetto di relazione come conto corrente emozionale.....mi ha cambiato la percezione

Ho letto un bellissimo libro qualche mese fa che ha letteralmente cambiato la mia percezione sul concetto della relazione. Le relazioni, il tema della mia vita, quello in cui, per anni , ho creduto di riuscire peggio. Ora che vivo di questo e mi riconosco una grande capacità nelle relazioni, forse la mia più grande (oltre a saper fare dei meravigliosi dolci) mi chiedo come ho fatto a mortificare di me una cosa così importante. Un mio punto di forza l’ho trasformato nel mio peggior difetto….sono stata ingiusta con me stessa, facendomi influenzare dal concetto che gli altri avevano di relazione: secondo il concetto altrui e forse quello più comune, io non ero abile!

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Come migliorare la propria ipersensibilità partendo dall'autostima

C’è gente che ricerca sè stesso da una vita senza arrivare  a cambiare nulla di importante. 

Le strade sono molte, le soluzioni proposte infinite ed il tema del benessere è un tema di grande moda, quindi si rischia concretamente di perdere tempo senza mai mettere in pratica cambiamenti concreti.

L’autostima è la base di tutto il nostro benessere o malessere.

Sapevate che l’autostima si forma già da quando siamo molto piccoli e che già da piccoli siamo in grado, a seconda di quello che ci succede intorno, di formare in maniera solida una percezione di noi.

Percezione che prende forma e si consolida anche perchè sempre noi, in seguito, andiamo a ricercare esperienze che confermino quella nostra stessa percezione.

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Come trasformare la troppa sensibilità in un punto di forza

In questi giorni ho letto un libro bellissimo che si intitola “Le persone sensibili hanno una marcia in più” di Rolf Sellin psicoterapeuta e coach in PNL, un collega posso dire, anche se non sono una psicoterapeuta né un Coach. Ma mi sento una collega per due motivi molto importanti:

  • il primo è che anche lui come me e come moltissimi colleghi da una sua situazione di disagio personale, ha fatto un grande lavoro di studio su di se’ fino a scrivere questo bellissimo libro e sentirsi pronto per lavorare con le persone perpoterle aiutare a risolvere il disagio e la sofferenza.

  • il secondo è che non è rigido nel suo modo di lavorare ma che, a seconda delle esigenze della persona che ha di fronte, utilizza la psicoterapia o il coach cercando di raggiungere l’obiettivo del benessere.

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Come posso gestire la mia ipersensibilità?

Tante volte ho raccontato di aver scoperto da grande di essere un'ipersensibile.

Dopo una vita  di sofferenza vera ,in cui mi sono sentita "diversa" ed in cui ho tentato faticosamente di adattare la mia percezione a quella degli altri, per essere accettata, ho scoperto la mia diversità e me ne sono appropriata .

A testa alta oggi dico che sono un'ipersensibile e sento sinceramente  di avere qualcosa in più e non qualcosa in meno. Una percezione completamente diversa dal passato che ha cambiato completamente la mia vita.

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