Come ho superato da persona altamente sensibile la mia paura di rischiare

A volte, un semplice salto è tutto ciò che serve per vivere un'avventura che cambia la vita e ciò potrebbe valere la pena ancora di più per i PAS.

Essendo una persona a cui piace stare in giro e connettersi con la gente, a volte mi risulta difficile discernere dove si esaurisce la mia batteria sociale e quando devo sforzarmi di uscire di casa e fare progetti con amici o familiari. Essere una persona altamente sensibile (PAS) aggiunge una dinamica completamente nuova quando cerco di bilanciare il mio "tempo per me" con la socializzazione. Mi ci è voluto molto tempo per accettare il fatto che non utilizzo l'energia nello stesso modo in cui lo fanno gli altri (che sono meno sensibili). Mi vergognavo di non poter essere sempre "attiva" - per le persone, per i compiti, per il lavoro, per me stessa. Ben presto, questa prospettiva si è estesa anche alla mia carriera e al mio ambiente di lavoro.

Attualmente lavoro come ragazza alla pari a Stoccolma, in Svezia. Sono passati poco più di due mesi e, nonostante mi piaccia stare qui e abbia sperimentato l'eccitazione dei nuovi inizi, non nascondo che faccio anche fatica. Ciò è in parte dovuto al mio sentimentalismo nostalgico e in parte alla mia natura PAS.

Prima di arrivare qui, ho trascorso sette anni al college, durante i quali sono stata ragazza alla pari nel mio paese d'origine, il Sudafrica. Sono sempre stata una persona che adora i bambini e mi trovo naturalmente a mio agio con loro. (Mi piacerebbe lavorare con i bambini un giorno nel campo della psicologia, che è quello per cui ho studiato.)

Detto questo, i bambini di solito hanno molta energia, tendono a parlare più ad alta voce e sono particolarmente stimolati dall'ambiente. Sebbene mi sia piaciuto fare la ragazza alla pari quando vivevo in Sudafrica, questa è stata un'esperienza completamente nuova. Ci sono una serie di ragioni per questo, e sicuramente ricollegabile al fatto che sono una PAS.

Sebbene ci fossero molti rischi nell'andare all'estero e lavorare in un paese per me estraneo, ecco qui cinque modi principali con i quali ho superato la mia paura di rischiare: tutti da PAS.

5 modi in cui ho superato da persona altamente sensibile  la mia paura di rischiare.

1. Un nuovo ambiente di vita significa nuove sfide.

Sono una ragazza alla pari qui a Stoccolma, il che significa che sto con la famiglia nel loro appartamento e condivido il mio spazio vitale con loro. Aiuto nel badare a tre bambini; hanno quattro, sei e otto anni. Da persona che apprezza il proprio spazio e il tempo da passare da sola, questa esperienza mi ha “sfidata” in un modo completamente nuovo.

Non essendo stata circondato da bambini piccoli nel mio spazio vitale per molto tempo, mi ci vorrà ancora del tempo per adattarmi a questo nuovo modo di vivere. Aggiungendo a questo la novità, lo stimolo e la sopraffazione di navigare in un ambiente e una lingua di una città completamente nuovi, è facile ritrovarsi un PAS sopraffatto.

2. Vivere in città, invece che in una zona residenziale, è molto più frenetico e rumoroso.

Ho vissuto in un quartiere residenziale per tutta la vita. Quest'anno è la prima volta che vivo in città, il che porta con sé un ulteriore livello di disagio ed eccitazione. I suoni della città e il ritmo della vita sono così diversi da quelli a cui ero abituata, così come il comportamento della gente che vive in questo contesto.

Da persona che ama perdersi, essere circondata e avere un facile accesso alla natura, adattarsi alla vita in città è stato difficile per molti versi. Non mi piace avere la sensazione di vivere in un luogo dove la natura è contenuta, ma piuttosto dove gli edifici sembrano essere ospitati nella natura. Nonostante Stoccolma sia una città bellissima con così tante bellezze naturali che la circondano, ha ancora un'atmosfera principalmente cittadina per me.

Certo, è probabile attribuire questa sensazione alla durezza della stagione invernale. Riparliamone in estate, magari avrò cambiato idea.

Tutto questo non per sminuire la vita in città e chi ha scelto questa vita perché sono sicura che la apprezzano davvero. Sto semplicemente osservando il modo in cui il ritmo di una grande città può scontrarsi con le inclinazioni tipicamente naturali di un PAS verso la tranquillità, il flusso e l'immobilità, in particolare per chi ha trascorso tutta la sua vita vivendo in aree residenziali vicine a una città piuttosto che al suo interno.

3. Un clima più buio ti fa sentire la mancanza del sole.

Anche il clima e l'oscurità del nord sono stati un'esperienza particolarmente unica. Sono arrivata alla fine del mese di novembre, periodo durante il quale il passaggio verso il mese di dicembre era costituito dai giorni più corti e dalle notti più lunghe. Gli inverni freddi e bui sono difficili per i PAS. Eppure l'euforia di una nuova città da esplorare, le magiche tempeste di neve e lo spirito natalizio hanno aiutato immensamente ad affrontare il fatto che il sole sarebbe tramontato alle 14:50. — 14:50!

Tuttavia, non nascondo che per me è stata anche dura. E la nostalgia di casa ha fatto capolino. Mi mancava il mio ragazzo. Mi mancava la mia famiglia. E mi mancava la familiarità e il calore del mio paese d'origine e della sua gente. Onestamente, oggi ancora mi manca tutto ciò.

Ci sono giorni in cui sembra che l'angoscia stia raggiungendo le profondità della mia anima e non posso sopportarlo. Sembra così drammatico, eppure è vero. Non riesco a pensare a nessun altro modo per descriverlo. Quella profondità di sentimento, che comporta essere una persona altamente sensibile, è qualcosa per cui, a volte, sono così grata ... eppure, altre volte, desidero ardentemente che se ne vada.

4. Dimostra che i PAS possono fare cose difficili.

Alla fine del giorno. Ho corso il rischio. Ho fatto la cosa scoraggiante e spaventosa e ho saltato, non sapendo dove mi avrebbe portato o come avrei reagito. L'ho fatto spaventata, intimidita e con il cuore spezzato: ho lasciato il mio partner e la mia famiglia alle spalle. E, come ho lottato con la profondità della sopraffazione, dell'angoscia e del desiderio di casa, mi sono anche sentita euforica, eccitata, sbalordita per essermi lanciata in questa esperienza che capita una volta nella vita. Così facendo, mi sono superata, ho accettato lentamente il rischio e mi sono rafforzata e cresciuta in un modo che non avrei mai immaginato prima d’ora.

Per esempio…

Mi sono immersa con una temperatura sotto lo zero in un buco in un lago ghiacciato mentre la neve cadeva intorno a me. Sono andata a sciare per la prima volta in un resort nel nord della Svezia. Ho visto una nave di 300 anni che ha conservato la sua struttura originale. Sono andata in un bar per ascoltare musica dal vivo, ho ballato fino alle 4 del mattino nei club di Stoccolma e ho iniziato a conversare con perfetti sconosciuti. Ho visto il Nobel Week Lights Show a Stoccolma e ho partecipato a una corsa nel parco sulla neve. Mi sono messa in gioco e sono andata agli eventi per incontrare nuove persone. Ho ripreso a praticare di nuovo il mio sport preferito, il netball, dopo sei anni, e mi sono trasferita in una famiglia completamente nuova. Ho vissuto così tante esperienze nel breve lasso di tempo di due mesi... e sono sicura che mi aspettano anche innumerevoli altre esperienze.

5. Alla fine della giornata, ne vale la pena.

A fine della giornata, so che questa sensibilità mi rende più forte come individuo, non più debole. E mi fa sfidare me stessa nell'assumere questi rischi e fare questi salti, in modo tale da poter così sperimentare la crescita, l'avventura e vedere più cose del mondo. Non sono di per sè una persona che ama rischiare; amo la mia zona di comfort, i miei spazi, le mie routine.

Ma, sfidando me stessa e costringendomi a fare un passo (o molti) fuori dalla mia zona di comfort, ho scoperto che non c'è niente di meglio che scoprire che hai la forza per rialzarti dentro di te, specialmente in quei momenti difficili in cui sembra impossibile farcela. Il rischio ripaga perché lo fai sapendo che, se non lo facessi,ti sarebbe sempre rimasto il sentore di rimpianto che permane per sempre nella tua mente.

Sì, ho parlato molto delle cose con cui ho lottato da quando mi sono trasferita a Stoccolma. Il tempo, la navigazione in un nuovo ambiente domestico altamente stimolante, la vita in città, con i suoi suoni, i ritmi intensificati, e potrei continuare ... La maggior parte di queste cose che sento mi hanno influenzata abbastanza intensamente perché sono una persona altamente sensibile. Ma allo stesso tempo, ciò non limita né invalida la mia forza interiore e determinazione. Semmai, tutte queste sfumature e le più piccole cose mi risultano ancora più evidenti dal momento che sono un PAS, e alcune di queste contribuiscono a  rendermi felice.

Sebbene ci siano stati tanti alti e bassi, non è meraviglioso anche questo? Di aver corso il rischio come PAS.

E sai cosa c’è? Ho imparato che c'è sempre un rischio. C'è il rischio di andare a vedere dove ti può portare, incerta, terrorizzata e a disagio come sei. O, per lo meno, avere l'opportunità di decidere se ciò che pensavi di volere è ciò che effettivamente trovi quando fai quel salto.

E poi c'è il rischio di rimanere gli stessi e di non sapere mai tutto quello che avrebbe potuto essere... perché non ci hai nemmeno provato, per paura, disagio, pigrizia o insicurezza.

Ho scoperto che sta qui la bellezza di questa vita. Non rimpiangerò mai di aver corso questo rischio, di essere venuta qui, di aver sperimentato queste cose... Perché so che anche quando sembrava davvero difficile, mi sarebbe sempre rimasto il dubbio, se non avessi fatto il salto.

E anche se so che questa cultura e questo ambiente non sono fatti per me nel lungo termine, riesco però a godermi il mio vivere qui quest'anno, assaporando ogni momento. Posso apprezzare le opportunità e le cose che vedo da sudafricana che vive nella capitale della Svezia, nel nord. Se c'è una cosa in cui i PAS possono essere eccezionalmente bravi, è sperimentare qualcosa nella sua massima profondità e interezza. Dopotutto, ciò ci aiuta a trovare lo scopo della nostra vita. Insomma un rischio che vale la pena correre!

Source : Highly Sensitive Refuge di SINEAD BOSHOFF.

Elena Trucco